Conferenza "dietologia moderna e Ayurveda" con Prof. Diego Navarro
“L’Ayurveda si propone sia il mantenimento della salute fisica, mentale e spirituale dell’individuo, sia la dimostrazione del metodo di prevenzione e trattamento della malattia, quando essa si manifesti”.
(Chandrashekha G.Thakkur)
Domenica 19 Aprile è stato da noi ospite il prof. Diego Navarro, con il quale abbiamo avuto modo di approfondire alcuni aspetti dell’antica sapienza ayurvedica arricchendoci così di stimoli e spunti interessanti. Di seguito alcuni argomenti trattati…
La parola Ayurveda deriva da Ayus=vita e Veda=conoscenza, significa quindi conoscenza, scienza della vita. E’ probabilmente il più antico sistema di medicina naturale che prende in considerazione l’aspetto fisico, mentale e spirituale della vita e dell’uomo. Particolare importanza viene data all’alimentazione in quanto “noi siamo ciò che mangiamo” e il cibo ci può servire per nutrire, equilibrare o avvelenare il nostro organismo. In effetti il principio basilare dell’ayurveda è che niente funziona in maniera isolata, e uno squilibrio dà origine all’insorgenza di una malattia o di un disturbo.
Per capire meglio il funzionamento di questa medicina occorre porre l’uomo in relazione con l’universo e i suoi elementi. Tutto, sia il macrocosmo che il microcosmo uomo è infatti costituito da cinque elementi fondamentali (Panca Mahabhuta): TERRA, ACQUA, FUOCO, ARIA ed ETERE, ciascuno con determinate caratteristiche.
Ogni cosa è il risultato della combinazione di questi elementi tra loro. Nel corpo umano questa combinazione dà origine a tre differenti DOSHA (le tre forze o energie vitali), i quali determinano la tipologia base del corpo e il temperamento di un individuo. I dosha prendono il nome di: VATA, PITTA e KAPHA.
- VATA L’unione di aria ed etere dà crea Vata, considerato il dominante dei Tri Dosha. Vata è l’energia vitale che controlla il movimento e tute le funzioni vitali: la circolazione sanguigna, respirazione, la riproduzione, l’escrezione, comanda la trasmissione degli impulsi nervosi da e verso il cervello, così come anche il movimento dei pensieri all’interno della mente. Poichè troviamo dominanti aria ed etere é: leggero, penetrante, secco, fresco, tendente all’espansione. Non ha nè forma nè sostanza.
- PITTA Dalla combinazione di acqua e fuoco nasce Pitta. E’ la forza di trasformazione che controlla gli organi dell’addome e brucia l’energia proveniente dall’esterno (cibo) per trasformarla in energia più sottile. Si trova quindi nello stomaco, fegato, pankreas, milza, ma anche negli occhi e nella pelle. Possiede caratteristiche di: fluidità, morbidezza, calore.
- KAPHA E’ il risultato dell’unione tra acqua e terra, l’aspetto più solido della creazione. E’ definito come pesante, immobile, stabile, viscoso, opaco e lento. Kapha governa prevalentemente la zona al centro del petto e i suoi organi corrispondenti, ma anche testa e articolazioni.
Ogni persona può essere associata ad uno di questi dosha, o alla combinazione di due (o tutti e tre), con uno più dominante rispetto agli altri. Il dosha dominante determina non solo il nostro aspetto fisico, ma anche la predisposizione a particolari disturbi, il nostro modo di pensare e di agire.
E’ importante per il nostro benessere che queste differenti tipologie di energia siano quanto più equilibrate.
In Ayurveda si ritiene che questo equilibrio possa essere favorito, oltre che con uno stile di vita adeguato, attraverso un’alimentazione appropriata. Il principio cardine è quello per cui “tutto ciò che è affine a un dosha e alle sue qualità promuove l’aumento di quel dosha nel corpo”, cioè lo porta in squilibrio. Allo stesso modo “tutto ciò che è dissimile da un dosha fa decrescere quel dosha nel corpo”, cioè lo porta in equilibrio.
ALIMENTI PER IL RIEQUILIBRIO
VATA: gli alimenti per riequilibrare vata dovrebbero essere caldi, untuosi, liquidi
PITTA: alimenti rinfrescanti
KAPHA: secchi, caldi, leggeri
Inoltre lo stesso tipo di alimento può essere adatto alle diverse tipologie a seconda della maniera di assunzione. Ad esempio il miele vecchio, che ha meno contenuto di acqua, può andare bene per riequilibrare kapha (costituito dall’elemento acqua), ma può andare meno bene per vata (carente di acqua).
Ad intuizione si possono fare delle classificazioni dei cibi ed associarli ai vari dosha in base alle loro caretteristiche, anche se il medico ayurvedico è il più adatto per la prescrizione di una dieta adatta e su misura della singola persona.
Abbiamo inoltre dato dei consigli di alimentazione sempre validi, linee guida da seguire, molto importanti per l’antica scienza ayurvedica, che possono fare la differenza:
- assumere cibo che sia il più naturale possibile e “vivo”, ossia colto e mangiato;
- una dieta a base di cibi puri, non contaminati e non trattati aiuta il corpo a restare in salute evitando l’accumulo di tossine;
- tutti i cibi andrebbero lavati prima del consumo, tolte le parti non sane (quindi prive di vitalità) o già germogliate;
- è bene assumere giornalmente cibo che contiene tutti i sei gusti (conosciuti come shad rasa): dolce, amaro, acido, salato, piccante e astringente;
- inoltre la prima qualità del cibo perché possa far bene è che ci deve piacere!
- cosa molto importante un attività fisica ( come ad esempio il Pilates o lo Yoga) che ci aiuti a aumentare l’ascolto del proprio corpo, adeguata alla propria persona, facendosi aiutare da un trainer che ci consigli su cosa in questo momento sia più appropriato per noi, come un medico che ci guida in un percorso terapeutico, il trainer ci guida in un percorso preventivo riequilibrando le nostre energia attraverso un adeguata attività.